
A partire dal 1763, grazie al Lettore Fulgenzio Vitman, venne avviata l'opera di sensibilizzazione e persuasione delle autorità competenti al fine di creare una struttura adeguata per l'insegnamento della Botanica. Fu così che nel 1773 prese corpo l'attuale Orto Botanico di via S. Epifanio, istituito con decreto del Plenipotenziario di Casa d'Austria a Milano, Conte Carlo Firmian.
In pochi anni l'Orto venne sistemato e gli edifici dell'ex convento lateranense di S. Epifanio destinati all'Istituto di Botanica
Nel 1776, essendo Direttore Valentino Brusati, vennero edificate anche le serre su progetto dell'Architetto Piermarini, dapprima in legno, poi in muratura. Ma il merito di una sistemazione completa va soprattutto adAntonio Scopoli, che diresse l'Orto botanico dal 1777 al 1778 e che dell'Istituto ed Orto Botanico dell'Università di Pavia fu lo studioso più noto.
L’Orto Botanico subì numerose trasformazioni arrivando ad occupare addirittura 3 ettari di superficie, tra edifici e serre. Nel secondo dopoguerra venne radicalmente trasformata la facciata dell’Istituto: venne tolta una lunga serra, e venne aggiunto un ampio scalone frontale che abbraccia una fontana circolare. Questa nuova facciata restituì una maggiore completezza e unità architettonica alla struttura stessa.
In pochi anni l'Orto venne sistemato e gli edifici dell'ex convento lateranense di S. Epifanio destinati all'Istituto di Botanica
Nel 1776, essendo Direttore Valentino Brusati, vennero edificate anche le serre su progetto dell'Architetto Piermarini, dapprima in legno, poi in muratura. Ma il merito di una sistemazione completa va soprattutto adAntonio Scopoli, che diresse l'Orto botanico dal 1777 al 1778 e che dell'Istituto ed Orto Botanico dell'Università di Pavia fu lo studioso più noto.
L’Orto Botanico subì numerose trasformazioni arrivando ad occupare addirittura 3 ettari di superficie, tra edifici e serre. Nel secondo dopoguerra venne radicalmente trasformata la facciata dell’Istituto: venne tolta una lunga serra, e venne aggiunto un ampio scalone frontale che abbraccia una fontana circolare. Questa nuova facciata restituì una maggiore completezza e unità architettonica alla struttura stessa.
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